SAPERE DI VINO

Dalla Cantina alle Nostre Tavole

Come leggere l’etichetta di una bottiglia di vino

L’Etichetta

Oltre a catturare l’attenzione del consumatore di vino un’etichetta deve, o meglio dovrebbe, descrivere il vino contenuto nella bottiglia, nei suoi elementi essenziali, e deve o dovrebbe comunque contenere delle notizie che ne permettano una scelta piena e consapevole. Visivamente, partendo dal collo della bottiglia si può individuare a volte una fascetta rosa con degli strani numeri , che indica che quel vino è di Denominazione di Origine Controllata e Garantita ovvero un vino italiano di alta qualità.

In Italia i vini che si fregiano di questo marchio devono rispettare leggi molte severe contenute in un cosiddetto disciplinare, che altro non è che una normativa che contiene al suo interno i parametri fondamentali che un vino deve rispettare nei seguenti ambiti: la piattaforma ampelografica (i vigneti impiegati per fare il vino), la zona di produzione, le condizioni ambientali e di coltura dei vigneti, le operazioni consentite per la vinificazione, le caratteristiche che deve avere un vino al consumo, cosa deve riportare l’Etichetta (attenzione vi sono delle severe sanzioni al riguardo!), il contenitore in cui deve essere venduto il vino.

Qualità, Standard e Gusti

 De gustibus non est disputandum ‘ dicevano gli antichi e, non c’è niente di più vero oggi, ma la qualità si può discutere anche perché è difficile trovare dei parametri oggettivi per valutare la qualità: i cosiddetti standard. E, in questa ricerca della qualità , purtroppo non sempre l’etichetta sulla bottiglia di un vino ci dà una mano. Anche per i consumatori meno informati, alcune Aziende Vitivinicole, soprattutto per vini acquistati nelle GDO (Grandi Distribuzioni Organizzate), riportano informazioni sulla temperatura a cui servire il vino, l’abbinamento (carne , pesce, formaggi a pasta morbida, dolci ecc.). Sicuramente ormai molti hanno chiaro che un vino bianco è più indicato per accompagnarlo con il pesce, un rosso con la carne, un vino dolce con il dessert (attenzione non il gelato ! che in tutti i manuali è riportato come accompagnato solo dall’acqua!). Certo però sarebbe importante riportare anche informazioni che interessano il vero appassionato di vino (tu che stai leggendo!) : uvaggio, residuo fisso, eventuale passaggio in legno… e se legno se grande o barrique, se è sottoposto alla fermentazione malolattica, se i vitigni sono in collina e come sono esposti. Quindi vanno bene maggiori informazioni per l’utente semplice ma occorre anche avvicinare il vero consumatore di vino che prima di comprare la famigerata bottiglia sceglierà il prodotto, solo , ad esempio perché non ha fatto passaggi in legno!! Non me ne voglia nessuno ma sapere cosa si sta bevendo non dovrebbe essere una curiosità di poche persone! Di seguito sono riportate le informazioni che sarebbe opportuno inserire sull’etichetta:

  • Dati che consentirebbero al degustatore di desumere l’effettiva capacità del viticoltore nello sfruttare al massimo il potenziale dei suoi vitigni con i metodi più naturali possibili.
  • Capacità in vigna e in cantina.
  • L’indicazione dei vitigni utilizzati, specie se vitigni autoctoni, le percentuali utilizzate dei vitigni se è un blend.
  • L’uso di legno , grande o piccolo, nuovo o di primo passaggio o usato di secondo passaggio.
  • Il periodo di affinamento in bottiglia.
  • Il periodo di vendemmia ma anche il tipo di terreno su cui sorge il vigneto.
  • Densità di impianto e produzione per ettaro.